Nessuno ha concluso niente: rimandiamo sempre tutto al futuro.
Nulla è più contrario alla guarigione del cambiare spesso i rimedi.
Noi, quando chiediamo un favore, lo valutiamo moltissimo, quando poi lo abbiamo ottenuto, lo disprezziamo.
Molti imparano non per la vita ma per la scuola.
I vizi: è più facile sradicarli che tenerli a freno.
La morte ci consuma giorno per giorno, non ci trascina via all'improvviso.
Tutti i grandi uomini del passato sono stati dei visionari, erano uomini e donne che si proiettavano nel futuro. Pensavano a quello che sarebbe potuto essere, piuttosto che a quello che già era, e poi loro stessi entravano in azione, per fare in modo che queste cose accadessero.
La gente si preparava sempre al domani. A me sembrava assurdo. Il domani non si stava certo preparando per loro. Non sapeva neppure che esistessero.
Il futuro appartiene a coloro che si preparano per esso oggi.
Non c'è presente. C'è solo l'immediato futuro e il recente passato.
Una delle più grandi benedizioni di Dio è che ci tiene perennemente nascosto il futuro.
Il nostro destino esercita la sua influenza su di noi anche quando non ne abbiamo ancora appresa la natura: il nostro futuro detta le leggi del nostro oggi.
Non vi è nulla come i sogni per creare il futuro. Utopia oggi, carne ed ossa domani.
Tra le sue braccia mi sento protetta dal mio passato, al sicuro nel presente e riesco a immaginare di avere aspettative per il futuro. Il domani non è più un buco nero. Non mi sento sola. Sento un legame. Sono a casa. È questa la felicità?
Le leggi della scienza non distinguono tra passato e futuro.
Il passato non ha importanza. Il presente non ha importanza. È il futuro che dobbiamo affrontare. Perché il passato è ciò che l'uomo non avrebbe dovuto essere. Il presente è ciò che l'uomo non dovrebbe essere. Il futuro è ciò che sono gli artisti.