Nessuno ha concluso niente: rimandiamo sempre tutto al futuro.
Non fidarti della momentanea bonaccia: fa presto il mare ad agitarsi.
La natura ci produsse fratelli, generandoci dagli stessi elementi e destinati agli stessi fini. Essa pose in noi un sentimento di reciproco amore con cui ci ha fatto socievoli.
Le cose grandi vanno giudicate con animo grande, altrimenti si finisce per vedere in esse i didetti che sono in noi.
Chi è nobile? Chi dalla natura è stato ben disposto alla virtù.
Non bisogna guardare quale sia il premio di una giusta azione: il premio maggiore consiste nella giustizia.
La gente si preparava sempre al domani. A me sembrava assurdo. Il domani non si stava certo preparando per loro. Non sapeva neppure che esistessero.
Il futuro è una gara, una gara tra l'istruzione e la catastrofe.
Il futuro è un territorio che nessuno conosce. Non esiste una mappa. Quello che ci aspetta dietro l'angolo, non potremo conoscerlo se non girando l'angolo. Non so proprio immaginarlo.
Il futuro è un tempo nel quale dorme l'ignoto. Non vorrei che quell'ignoto mi tirasse lo sgambetto perciò non tengo sogni nel cassetto.
Viviamo intrappolati tra un tumultuoso ed elaborato passato e un futuro che attende il nostro lavoro.
La gente ha sempre dichiarato di voler creare un futuro migliore. Non è vero. Il futuro è un vuoto che non interessa nessuno. L'unico motivo per cui la gente vuole essere padrona del futuro è per cambiare il passato.
Il sogno ci presenta ciò che già abbiamo vissuto, non quello che dovremo ancora vivere.
La mente che è ansiosa per gli eventi futuri è avvilita.
La cosa piú intollerabile è che si trasformi in passato chi si ricorda come futuro.
Quando posticipiamo le cose ad un momento futuro - probabilmente mitico - la terra del dopo, non facciamo altro che trascinare il passato nel futuro. Il fardello dell'incompletezza di ieri è un carico pesante da gestire. Non portarlo.