Il bene dell'uomo coincide con la sua strutturale apertura al futuro.
Il vincolo religioso è stato realmente l'incunabolo da cui è scaturita la prima coscienza di una identità italiana.
Parlare di identità culturale non significa ripiegarsi o rinchiudersi, ma si tratta di non sfigurare il proprio volto: senza volto infatti non ci si incontra.
La modernità ha individuato infatti nel tema della coscienza una delle sue frontiere più emblematiche.
Vivere fino in fondo la fede, oltre a non essere uno stato di minorità, è un modo eccellente per rendere migliore il mondo.
Il lavoro è parte speciale di quelle condizioni indispensabili che una società veramente umana deve garantire perché ognuno possa non solo sopravvivere e vivere ma ancora di più realizzare se stesso secondo il disegno di Dio.
Non sono i carichi di oggi che conducono gli uomini alla pazzia. Sono i rimpianti sul passato e la paura del domani. I rimpianti e la paura sono due ladroni che ci derubano dell'oggi.
Ho visto il futuro ed è molto simile al presente, solo più lungo.
Tutti dovremmo preoccuparci del futuro, perché là dobbiamo passare il resto della nostra vita.
Ho smesso di programmare il futuro. E' molto meglio ricominciare ogni giorno da zero.
Il futuro è un rifugio dalla feroce competizione con i nostri antenati.
Il futuro è il passato in preparazione.
Il problema del futuro è che solitamente arriva prima che noi si sia preparati a riceverlo.
Se siamo lieti, portiamo i nostri pensieri al di là del presente.
Nel futuro vedo un computer su ogni scrivania e uno in ogni casa.
Una risposta è il tratto di strada che ti sei lasciato alle spalle. Solo una domanda può puntare oltre.