Il mondo è eterno, ma le sue singole parti non sono sempre uguali.
Imparare la virtù significa disimparare i vizi.
L'avversa fortuna non annienta nessuno, se non chi ha illuso la buona.
È meglio imparare delle cose inutili che non imparare niente.
Nessuno versa il sangue di un altro per il gusto di uccidere, o almeno pochi; la maggior parte agisce più per calcolo che per odio.
Perciò non devi attribuire a Epicuro quei pensieri che t'ho inviato: sono di dominio pubblico, e soprattutto della nostra scuola. La verità è accessibile a tutti, non è dominio riservato di nessuno, e il campo che essa lascia ai posteri è ancora vasto.
Il mondo è un bel libro, ma poco serve a chi non lo sa leggere.
Questo mondo, dove c'è tanto da fare e poco da sapere!
Il mondo è una lega di birbanti contro gli uomini da bene, e di vili contro i generosi.
Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero.
Un mondo dominato dalla forza è un mondo abominevole, ma il mondo dominato dal numero è ignobile.
Il mondo è come un tavolo da gioco predisposto in modo tale che tutti quelli che entrano nel casinò devono giocare e tutti a lungo andare devono perdere, chi più chi meno, anche se di quando in quando possono realizzare una vincita provvisoria.
Distacchiamoci dal mondo in cui tutto è follia e vanità.
Il mondo è diviso in buoni e cattivi. I buoni dormono meglio la notte, i cattivi se la spassano meglio il giorno.
Il mondo è bello perché è vario: non c'è detto più popolare, ma non c'è nemmeno detto contro cui si scagliano maggiormente le animosità e i pregiudizi.
Il mondo è un libro del quale ogni passo ci apre una pagina.