Il dolore è leggero se non lo accresci con la tua suggestione.
Un adirato può non essere irascibile, un irascibile, talvolta, può non essere adirato.
La punizione più grande per l'uomo perverso consiste nel dispiacere a sé e ai suoi.
Proprio come sceglierò la mia nave quando mi accingerò ad un viaggio, o la mia casa quando intenderò prendere una residenza, così sceglierò la mia morte quando mi accingerò ad abbandonare la vita.
È proprio una vergogna per un individuo assennato che il rimedio al dolore sia la stanchezza di soffrire: è meglio che sia tu a lasciare il dolore, non il dolore te.
Se il lamentarsi non risuscita nessuno, se il soffrire non muta una sorte immobile e fissa per l'eternità e la morte non ha mai mollato quel che si è preso, cessi un dolore in pura perdita.
La morale e la civiltà vogliono che l'uomo abbia "meno dolore" ma non "più felicità".
Buttarsi intorno il dolore come un mantello.
Ognuno dovrebbe rivendicare il diritto di esibire il proprio dolore.
Il dolore però non è passato. Era sempre lì, e mi tirava dentro, pretendeva di essere sentito.
Le lacrime non sono espresse dal dolore, ma dalla sua storia.
Il dolore è una ferita che sanguina quando una mano la tocca, tranne quella dell'amore, e anche premuta da una carezza buona essa fa sangue, quantunque non la strazi più la sofferenza.
La prosperità, il piacere e il successo possono essere volgari e refrattari, ma il dolore è la più sensibile di tutte le cose create.
Dopo un grande dolore, arriva un sentimento formale.
Il pianto è una naturale conseguenza del dolore.