Gli inglesi sono difficili da capire quasi quanto i ricchi.
Ma come tutti i baci umani anche questo, alla sua maniera tenera e grottesca, è la risposta a una domanda che non è possibile affidare alle parole.
L'amore dispone di due palcoscenici su cui si recita il grande duetto, e sono entrambi infiniti: il letto e il mondo.
Due persone non possono incontrarsi neanche un giorno prima di quando saranno mature per il loro incontro.
Il grande fallimento nella vita, non consiste nello scoprire da ultimo che ci siamo sbagliati. Ancora più deprimente è accorgersi che non possiamo far altro che sbagliare.
Migliaia di uomini di genio vivono e muoiono senza essere scoperti: o da se stessi o dagli altri.
Il significato di alcune parole inglesi non lo capisco per niente, perché proviene da una cultura per me strana.
Ognuno si sforza sempre di indovinare cosa fanno gli altri e si tormenta sempre a immaginare la verità e si muove come un cieco nel suo mondo oscuro tastando a caso le pareti e gli oggetti.
Le persone che non si conoscono bene diventano nella nostra testa più interessanti, ciò che noi vogliamo che siano. Come le persone che si incontrano al semaforo: dopo averti sorriso, scatta il verde e partono. Si ha la sensazione che siano quelle che stavamo cercando da anni.
Siamo tutti isole che gridano bugie in un mare di incomprensione.
La gloria è una forma d'incomprensione; forse la peggiore.
La politica per loro non è mai ironia, comicità, non si chiedono mai da dove nascano la satira e il grottesco.
Tu che non sai perché rido così forte quando rido, e piango così fitto quando piango, e mi accontento di così poco quando mi accontento, ed esigo tanto quando esigo.
Ho scritto alcune poesie che io stesso non capisco.
La vita della nostra città è ricca di soggetti poetici e meravigliosi. Siamo avvolti ed immersi come in un'atmosfera che ha del meraviglioso, ma non ce ne accorgiamo.