La vita è fatta di grandi sogni e di piccole speranze.
La notte non è mai così nera come prima dell'alba ma poi l'alba sorge sempre a cancellare il buio della notte.
C'è un metodo per migliorare la nostra vita. Consiste nel passare meno tempo a osservare noi stessi davanti allo specchio e un po' di più ad ascoltare la nostra coscienza.
Vi sono nella vita alcuni semi che riposano nel nostro piccolo campo e lì restano per anni fino a quando non si trasformano in grandi alberi che, come pilastri, dominano la nostra vita. Uno di essi è quello della felicità.
Quando arriverà il tempo in cui avremo vissuto tanto a lungo da superare le illusioni della giovinezza, ci accorgeremo che il nostro mondo è fatto di tante piccole foglie, simbolo dei nostri ricordi.
La nostalgia di vagare senza meta mi prende il cuore, quando a sera sento gli alberi stormire nel vento. Se li ascolti a lungo, in silenzio, anche la nostalgia di vagare rivela appieno il suo significato più profondo.
La vita si divide in due parti: speranza e rimpianto.
Tra la forma della vita e la vita la differenza è la stessa di un liquore fra le labbra e un liquore nella bottiglia, l'ultimo eccellente da conservare ma per l'estatico bisogno lo stappato è superiore lo so perché ho provato.
La vita intera è una contraddizione digeribile.
Buoni amici, buoni libri e una coscienza sonnacchiosa: questa è la vita ideale.
Chi si accorcia di vent'anni la vita, accorcia di altrettanto la paura della morte.
La vita è lotta, lotta senza quartiere, ed è un bene che sia così. L'umanità, altrimenti, non potrebbe progredire. Una razza di deboli si sarebbe estinta da un pezzo, senza lasciare traccia.
Quando avrai nominato la vita, tutti gli altri possibili carnefici possono restare anonimi.
Se c'è un peccato contro la vita, è forse non tanto disperarne, quanto sperare in un'altra vita, e sottrarsi all'implacabile grandezza di questa.
Non sappiamo quali saranno i giorni che cambieranno la nostra vita. Probabilmente è meglio così.
La vita è e deve essere un negativo dei sogni.