Chi si accorcia di vent'anni la vita, accorcia di altrettanto la paura della morte.
— William Shakespeare
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La nostra interpretazione
L'aforisma di William Shakespeare invita a riflettere sul rapporto tra la durata della nostra esistenza e il timore innato dell'inevitabile fine. Attraverso una semplice associazione, suggerisce che abbreviare i nostri anni significa anche ridurre l'amarezza legata all'imminente morte. Questa frasatura è un invito alla riflessione sulla qualità e lunghezza della vita: se accorciare la nostra esistenza può sembrare spaventoso, Shakespeare ci fa notare che potrebbe anche liberarci dal peso del futuro ignoto. In questo modo, l'opera di Shakespeare non solo tocca temi profondamente umani come il tempo e la morte, ma offre una prospettiva filosofica sulla possibilità di vivere senza paura attraverso un approccio diretto alla durata della nostra vita.
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