Solo gli imbecilli vissero "felici e contenti".
Non diciamo mai la verità perché, in fondo, non la conosciamo.
I vent'anni sono più belli a quaranta che a venti.
Il monoteismo è più diffuso della monogamia perché è più facile accontentarsi d'un solo Dio che d'una sola donna.
C'è più scaltrezza nell'ingenuità di una donna che sagacia nell'intelligenza di un uomo.
Lo sport è l'unica cosa intelligente che possono fare gli imbecilli.
Ogni imbecille, basta che ne abbia voglia, può perturbare la mente più complicata.
Solidamente radicata al proprio terreno natale come un banco di mitili allo scoglio, la colonia degli imbecilli può essere ritenuta innocua e perfino capace di fornire allo stato e all'industria un prezioso materiale. L'imbecille è innanzitutto abitudinario e vive di partito preso.
Solo gli imbecilli non si sbagliano mai.
L'imbecillità è una rocca inespugnabile: tutto quel che vi urta contro, si spezza.
Di fronte agli imbecilli non c'è che un solo modo per mostrare il proprio spirito: evitare qualsiasi conversazione con loro.
Lo sfruttamento degli imbecilli? Ma gli imbecilli sono sempre stati sfruttati; come è giusto. Il giorno che si smettesse di sfruttarli trionferebbero, e il mondo sarebbe perduto.
Se incontrate qualcuno persuaso di sapere tutto, di essere capace di fare tutto, non potete sbagliarvi: è un imbecille.
Ogni imbecille tollerato è un'arma regalata al nemico.
Il primato dell'imbecillità viene battuto tutti i giorni.