Chi fa l'elemosina ha sempre l'aria di vergognarsi più di chi la riceve.
Gli anni più belli della vita li aspetteremo fino alla morte.
L'avaro spende lo stretto necessario: il prodigo, tutto il superfluo.
È triste avere senza essere, ma com'è difficile essere senza avere.
Si crede un gran'uomo, ma è solo una prima donna.
Se la ricchezza non ci dà la felicità, ci fa sopportare meglio l'infelicità.
Perché i mendicanti vivono ancora. Se tutte le elemosine venissero date solo per compassione, i mendicanti sarebbero tutti quanti morti di fame.
L'elemosina incoraggia l'assuefazione invece che l'autostima e la capacità di cavarsela da soli.
La religione cattolica è un'istruzione a elemosinare il cielo, visto che sarebbe troppo incomodo guadagnarselo. I preti sono gli intermediari di questa elemosina.
Siamo sempre mendicanti, anche nella fede.
Devi diventare bravo in una di queste due cose: seminare in primavera o chiedere l'elemosina in autunno.
Attraverso l'esercizio della solitudine si coltiva la dignità: trovo estremamente più dignitoso chiedere l'elemosina che fare le scarpe al proprio collega in ufficio.
La preghiera, il digiuno e l'elemosina comportano la necessità di non farsi dominare dalle cose che appaiono: quello che conta non è l'apparenza; il valore della vita non dipende dall'approvazione degli altri o dal successo, ma da quanto abbiamo dentro.
L'elemosina dà solo al donatore l'impressione di fare qualcosa e chi raccoglie denaro mendicando non è motivato a migliorarsi. Mendicare priva l'uomo della sua dignità, togliendoli l'incentivo a provvedere alle proprie necessità con il lavoro, lo rende passivo.
Non faccio elemosine. Non sono abbastanza povero per farle.
Si fa l'elemosina, per levarsi d'innanzi il miserabile che la chiede.