L'altruismo è un rimorso dell'egoismo.
Il plagio è un atto di omaggio. Chi copia ammira.
Le virtù ci rendono migliori; i vizi, soddisfatti.
L'ozio non ci fa fare quelle cose che non avremmo comunque fatto.
A letto, meglio una donna che finge bene di una che fa sul serio male.
Le promesse in politica si possono anche non mantenere, ma bisogna saperle fare.
Così addio speranza, e con la speranza, paura addio, Addio rimorso: ogni bene a me è perduto: Male, sii tu il mio bene.
Non c'è rimorso così forte come quello provocato dagli scacchi.
Sa che si può essere ossessionati dal rimorso tutta la vita, non per aver scelto l'errore, di cui almeno ci si può pentire, ma per essersi trovati nell'impossibilità di provare a sé stessi che non si sarebbe scelto l'errore.
Una volta il rimorso veniva dopo, adesso mi precede.
Nel Macbeth, il bene appare solo nella vendetta che il bene compie, nel rimorso, nella punizione. Nessuna figura ne impersona la presenza.
Cos'è il rimorso? La paura della responsabilità di ciò che hai fatto o le manette a un attimo vissuto perché vivo? Il rimorso è una tomba su cui piangere lacrime di coccodrillo.
Quando, in fondo al sonno, il rimorso s'infiamma, è in esso, inconscio, la coscienza: così si attua la violenza d'amore degli dei al tribunale dei cieli.
I popoli non sono disposti al rimorso, che è un problema solo dell'individuo.
Penso che il rimorso non nasca dal rimpianto di una mala azione già commessa, ma dalla visione della propria colpevole disposizione. La parte superiore del corpo si china a guardare e giudicare l'altra parte e la trova deforme. Ne sente ribrezzo e questo si chiama rimorso.
Il rimorso è per ciò che siamo e fatalmente saremo: non riguarda il passato, ma anche il futuro.