Non basta prevedere tutto ciò che può accadere.
Quando avevo abbandonato tutto e non mi restava più niente mi sono reso conto che l'uomo ha inventato prima la lingua del cervello. Per sopravvivere. Ad ogni costo.
Hanno successo soltanto coloro che, nella vita, si rivolgono con gioia, entusiasmo e dedizione a ciò che fanno.
L'alpinismo porta con sé dei rischi, ma anche tutta la bellezza che si nasconde nell'avventura dell'affrontare l'impossibile.
Il limite più grande che ho accettato è quello di essere vivo. Non ho 'deciso' di essere vivo.
Consideriamo l'alpinismo come un'opportunità per esprimere noi stessi fuori dalla giungla delle città che la burocrazia dilagante, il sistema paralizzante delle garanzie sociali e l'intolleranza borghese rendono sempre più simili a prigioni.
Colui che non prevede le cose lontane, si espone a infelicità ravvicinate.
Prevede sempre la fine: per non cominciare niente.