Siamo impotenti di fronte alla forza della natura.
Ho cercato fin dal principio la libertà dentro di me. L'ho salvaguardata per tutta la vita come un guardiano il faro.
Andare in montagna è un'attività fine a se stessa. Non c'è nessun altro motivo, nessuna ragione specifica perché qualcuno debba scalare una montagna, se non la passione individuale, l'orgoglio, l'entusiasmo per la natura.
Non si può mai dominare la natura, l'alpinista deve assumersi le proprie responsabilità e non dare la colpa alla montagna.
Quando guardo le montagne ho i sentimenti delle montagne dentro di me: li sento, come Beethoven che sentiva i suoni nella testa quando era sordo e compose la Nona sinfonia. Le rocce, le pareti e le scalate sono un'opera d'arte.
Non c'è eroismo in me. Sono un uomo che ama fare. C'è dell'egoismo, sempre. La vita di un operaio può essere eroica quanto la mia.
Essere coraggiosi nella solitudine, senza testimoni, senza il premio di un consenso, soli davanti a sé stessi, richiede un grande coraggio e una grande forza.
Che se più mollie più tenui le membra, essa la mentemen capace e men forte anco riceve.
Solo il silenzio è grande; tutto il resto è debolezza.
La povertà genera forza.
Qualunque cosa tragga più vantaggi che svantaggi dagli eventi casuali (o da alcuni shock) è antifragile; in caso contrario, è fragile.
La potenza non consiste nel colpire forte o spesso, ma nel colpire giusto.
La forza psichica dell'odio è maggiore di quanto crediamo.
La forza non è rimedio.
Beati coloro che possono sempre avere tanta forza da piangere il loro peccato contro il cuore di un padre.
Giustizia è null'altro che il vantaggio del più forte.