Viaggiare è il paradiso degli sciocchi.
L'ornamento di una casa è l'amico che la frequenta.
I nostri tempi sono tristi e pieni di calamità, ma in fondo tutti i tempi sono essenzialmente gli stessi: finché c'è vita, c'è pericolo.
Le masse sono rudi, storpie, scomposte, pericolose nelle loro pretese e nella loro influenza, e non hanno bisogno di essere lusingate, ma di essere ammaestrate.
Platone è la filosofia e la filosofia è Platone.
Tutti amano chi ama.
Il viaggio più bello quaggiù è quello che facciamo l'uno verso l'altro.
Che cos'è viaggiare e a cosa serve viaggiare? Qualsiasi tramonto è il tramonto; non è necessario andarlo a vedere a Costantinopoli.
Conta il viaggio che il sogno ti fa fare. Conta non stare mai fermi, non importa dove arrivi, tanto poi devi ripartire.
Ogni viaggio comincia con un vagheggiamento e si conclude con un invece.
Stare al mondo può essere caro, ma è incluso nel prezzo un viaggio intorno al sole gratis ogni anno!
Viaggiare è una scuola di umiltà, fa toccare con mano i limiti della propria comprensione, la precarietà degli schemi e degli strumenti con cui una persona o una cultura presumono di capire o giudicano un'altra.
Talvolta è meglio perdersi sulla strada di un viaggio impossibile che non partire mai.
Il viaggio perfetto è circolare. La gioia della partenza, la gioia del ritorno.
Non si viaggia per viaggiare, ma per aver viaggiato.
La gente viaggia per le stesse ragioni per cui colleziona opere d'arte: perché così fa la buona società. Essere stati in certi punti della superficie terrestre è socialmente appropriato; dà un senso di superiorità su coloro che non ci sono mai stati.