Non c'è bisogno di viaggiare nel tempo per essere degli storici.
In ogni secolo gli esseri umani hanno pensato di aver capito definitivamente l'Universo e, in ogni secolo, si è capito che avevano sbagliato. Da ciò segue che l'unica cosa certa che possiamo dire oggi sulle nostre attuali conoscenze è che sono sbagliate.
Se la conoscenza può creare dei problemi, non è con l'ignoranza che possiamo risolverli.
È difficile che la scienza e la tecnologia, nelle loro linee generali, superino la fantascienza. Ma in molti, piccoli e inattesi particolari vi saranno sempre delle sorprese assolute a cui, gli scrittori di fantascienza, non hanno mai pensato.
La verità si ritrova sempre nella semplicità, mai nella confusione.
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.
Il viaggio più lungo è il viaggio interiore.
Invece di riportare 1.600 piante, potremmo tornare dai nostri viaggi con una collezione di piccoli pensieri, che migliorano la vita.
I turisti non sanno dove sono stati. Il viaggiatore non sa dove sta andando.
Gli scrittori fanno viaggi nella vita degli altri.
Viaggiare potrebbe essere una delle più forme più gratificanti dell'introspezione.
Lascia di quando in quando i sentieri battuti e inoltrati fra i boschi. Troverai certo qualcosa che non hai mai visto prima. Probabilmente si tratterà di una piccola cosa ma non ignorarla.
Conversare con uomini d'altri secoli é quasi lo stesso che viaggiare.
Viaggiatore, non c'è sentiero, il sentiero si fa mentre cammini.
Viaggiare è un sentirsi morire a ogni passo, la vita appare al viaggiatore come un'esperienza estremamente eccitante, come un'avventura che di certo non si ripeterà di nuovo.
Partire, è un po' morire, è morire rispetto a ciò che si ama: si lascia un frammento di se stessi in ogni ora e in ogni luogo.