Che cosa, migliore di Roma?
Senza difficoltà non c'è nulla che abbia valore.
Credimi: anche la più grande saggezza talvolta ha reso miseri gli uomini.
Nell'amore non bisogna mai affrettare il piacere.
O tre dee del castigo, Furie, volgete il vostro sguardo a questo rito infernale! Vendico una colpa commettendone un'altra. La morte va espiata con la morte. A delitto va aggiunto delitto, a funerale funerale: si estingua lo sciagurato casato, con questo accumularsi di lutti.
Ogni terra è patria per il forte.
Roma è una città singolare. Disconosce i meriti dei suoi abitanti ed è pronta ad apprezzare virtù che non hanno.
Dopo la Roma dei Cesari, dopo quella dei Papi, c'è oggi una Roma, quella fascista, la quale con la simultaneità dell'antico e del moderno, si impone all'ammirazione del mondo.
A Roma tutte le cose hanno un prezzo.
Roma è silenziosa e pesante, come fuori dal mondo, come intrecciata in se stessa e incantata. Lo scirocco persiste. I momenti più drammatici del tempo cadono qui senza eco, come nell'eternità.
Roma è un sogno che la Chiesa tenacemente custodisce.
I fascisti che il 28 ottobre 1922 entrarono in Roma non dispiacquero in Vaticano. Era la medievale distinzione della Chiesa sulle guerre giuste e quelle ingiuste.
A Roma ci siamo e ci resteremo.
Roma può darti tante e tali donne che puoi ben dire: «Ciò ch'è bello al mondo è tutto qui».
Roma è una polenta molle.
Il mondo in cui vivi è di Roma. Sue le leggi. Suo il potere.