Niente il desiderio ama più di ciò che è proibito.
Non è del coraggio cedere alla sfortuna.
I giovani vanno convinti con la saggezza non con la forza.
La sfortuna raramente danneggia la fermezza d'animo.
Per chi è sempre sfortunato fare nulla è quanto di meglio possa fare.
Corre meno pericoli colui che, anche se è al sicuro, sta in guardia.
Non è il meglio per gli uomini che si realizzi quanto essi desiderano.
Non serve tanto il desiderio di credere quanto quello di scoprire, che è esattamente il suo opposto.
Per qualche perversa ragione, è spesso più divertente desiderare qualcosa che averlo.
Noi non riusciamo a cambiare le cose secondo il nostro desiderio, ma gradualmente il nostro desiderio cambia.
Non è difficile stancarsi di vivere. Difficile è stancarsi di desiderare.
Ci si rallegra dei desideri che si realizzano per altri, specialmente se noi stessi non siamo intervenuti in alcun modo: come se ci fossero chissà dove una benevolenza e un udito invisibili.
Diciamo male che il tal desiderio è stato soddisfatto. Non si soddisfano i desideri, conseguito che abbiamo l'oggetto, ma si spengono, cioè si perdono ed abbandonano per la certezza acquistata di non poterli mai soddisfare.
Mai ti è dato un desiderio senza che ti sia dato anche il potere di realizzarlo.
Il tanto diventa poco se si desidera ancora un po' di più.
Fin quando l'uomo non ha dominato il desiderio, non ha dominato nulla. E non lo domina quasi mai.