Il solo fondamento della verità è la possibilità di negarla.
Non le lotte o le discussioni devono impaurire, ma la concordia ignava e l'unanimità dei consensi.
Conoscere per deliberare.
Comandare è una cosa, altro è ottenere che quella cosa si faccia.
Dove sono troppi a comandare, nasce la confusione.
Amante del paradosso è colui il quale ricerca e scopre la verità esponendola in modo da irritare l'opinione comune, costringendola a riflettere e a vergognarsi di se stessa e della supina inconsapevole accettazione di errori volgari.
Non v'è menzogna peggiore di una verità fraintesa da coloro che la ascoltano.
Lasciamo che il futuro dica la verità, e giudichiamo ciascuno secondo le proprie opere e obiettivi.
Ogni persona libera, ogni giornalista libero, deve essere pronto a riconoscere la verità ovunque essa sia. E se non lo fa è nell'ordine: un imbecille, un disonesto, un fanatico.
Le verità consolanti si devono dimostrare due volte.
La nostra arte è un essere abbagliati dalla verità: vera è la luce sul volto che arretra con una smorfia, nient'altro.
Non è una colpa cercare la verità, ma lo è l'affermarla prima d'averla trovata.
La verità, scheletro delle apparenze, vuole che ogni uomo, chiunque sia, pervenga un certo giorno e una certa ora, a toccare le proprie ossa eterne in fondo a qualche piaga passeggera. Ciò si chiama conoscere il mondo, e l'esperienza è un tale prezzo.
La verità è sempre concreta.
La verità spesso soffre di più per il calore dei propri difensori che per le argomentazioni dei propri oppositori.
Ci sono due tipi di verità: le verità semplici, dove gli opposti sono chiaramente assurdi, e le verità profonde, riconoscibili dal fatto che l'opposto è a sua volta una profonda verità.