La confessione dei nostri peccati è il primo passo verso l'innocenza.
Non tutte le domande necessitano una risposta.
È da ritenere piuttosto fortunato chi può permettersi di morire quando vuole.
Frugalità è un eufemismo per definire la miseria.
Per chi ha un desiderio impellente anche l'essere solleciti sembra ritardo.
Rimedio al dolore dell'offeso è il dolore del nemico.
Ogni prete o sciamano deve essere considerato colpevole fino a quando non viene dimostrata la sua innocenza.
Pilato intanto uscì di nuovo e disse loro: "Ecco, io ve lo conduco fuori, perché sappiate che non trovo in lui nessuna colpa".
Per capir bene le parole sacre bisogna trovarsi in stato d'innocenza; anche allora però esse possono rimanere misteriose.
L'innocente è sempre colpevole di avere, con il suo maldestro comportamento, indotto la giustizia in errore.
Le vittime suggeriscono innocenza. E l'innocenza, per mezzo di una logica inflessibile che regola tutte le relazioni dei termini, suggerisce colpa.
Per condannare gli innocenti, quelli che hanno il potere trovano sempre qualche legge. Sono essi che le fanno, le leggi.
Una moglie crede volentieri nell'innocenza del marito.
L'innocenza è eloquente.
Intendo per innocente non uno incapace di peccare, ma di peccare senza rimorso.