Anche il vivere, nella miseria è un insulto.
La confessione dei nostri peccati è il primo passo verso l'innocenza.
Per chi ha un desiderio impellente anche l'essere solleciti sembra ritardo.
La fortuna è come il vetro: più brilla e più e fragile.
A tutti può succedere quello che può accadere a qualcuno.
I giovani vanno convinti con la saggezza non con la forza.
La vera povertà è meno una questione di reddito che una condizione mentale.
Anche la miseria è un'eredità.
L'atteggiamento di chi vuol rendere la miseria attraente per gli altri è piuttosto antipatico. Devo ancora conoscerlo un povero che abbia nostalgia della povertà.
Quando le nostre coscienze cresceranno così tenere che agiremo per evitare la miseria umana, piuttosto che vendicarla?
La miseria non coincide con la povertà; la miseria è la povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza.
Grande pena è per il povero procurarsi quello che gli manca, e per il ricco grande fatica è custodire quello che gli avanza.
Perché tanta gente dovrebbe essere ridotta a tanta povertà per il bene di così pochi? La Società avrà dunque per scopo puntuale quello di liberare il lavoratore dalla sua miseria.
Ci vuole sempre qualcuno da odiare per sentirsi giustificati nella propria miseria.
La miseria è una falce: miete in ogni nostra propensione ad avvicinarci all'altro e ci lascia vuoti, spogli di sentimenti, per darci la forza di tollerare tutto l'orrore presente.
La mia famiglia viveva in una tale miseria che quando finalmente siamo diventati poveri abbiamo fatto una festa.