Il riposo è il condimento che rende dolce il lavoro.
Per essere onesto l'uomo ha bisogno di buoni amici o di acerrimi nemici, perché i primi con i loro consigli e i secondi con i loro insulti gli impediscono di fare del male.
Cleomene I disse che, a giudizio sia degli dei sia degli uomini, qualunque danno si riesce a infliggere ai nemici è più importante della giustizia.
Come nel gioco della palla bisogna che chi la riceve si muova in sincronia con chi la lancia, così in un dibattito dev'esserci una certa sintonia fra l'oratore e l'ascoltatore, quando ciascuno dei due sia rispettoso di ciò che gli compete.
Io sono tutto ciò che sono stato, che sono, che sarò.
Non solo dunque il mangiar carne è contro natura in relazione al corpo, ma rende ottuso anche lo spirito con la sazietà e il disgusto che ne deriva.
C'è un tempo per fare e un tempo per riposare. Che colpa ho se perdo sempre il primo tempo?
L'uomo è così fatto che può trovare riposo a un tipo di lavoro soltanto dedicandosi a un altro.
Una meraviglia degna di re e imperatori: riposare senza essere stanco.
Lasciatemi al mio riposo' è il motto dei dormienti e dei morti.
Chi vuol riposare, lavori.
A volte, la cosa più urgente e importante che si possa fare, è concedersi un completo riposo.
Gli uomini di fatica, di affari, di pensieri, nello stato di riposo, su una spiaggia, per esempio, sembrano di quelle belve in cattività dei giardini zoologici.
Se il riposo non è un po' ancora lavoro, è subito noia.