Una meraviglia degna di re e imperatori: riposare senza essere stanco.
Forse una sola legge basterebbe: è permesso tutto fuorché ciò che ferisce la bellezza.
Alcuni sono resi grandi dalla sconfitta, altri meschini dalla vittoria.
Ci sono silenzi ottusi e silenzi acuti.
Non bisogna temere la malinconia, perché temendola la feriamo e la rendiamo più aggressiva. Conviene accettarla educatamente, la si può persino gustare.
Per quanto certe idee siano cattive, le persone che le rappresentano sono peggiori.
Gli uomini di fatica, di affari, di pensieri, nello stato di riposo, su una spiaggia, per esempio, sembrano di quelle belve in cattività dei giardini zoologici.
Chi vuol riposare, lavori.
C'è un tempo per fare e un tempo per riposare. Che colpa ho se perdo sempre il primo tempo?
Se il riposo non è un po' ancora lavoro, è subito noia.
A volte, la cosa più urgente e importante che si possa fare, è concedersi un completo riposo.
Il riposo è il condimento che rende dolce il lavoro.
L'uomo è così fatto che può trovare riposo a un tipo di lavoro soltanto dedicandosi a un altro.
Lasciatemi al mio riposo' è il motto dei dormienti e dei morti.