Quando viene dichiarata una guerra, la prima vittima è la verità.
La rabbia è non solo inevitabile, è necessaria. La sua assenza indica indifferenza, la più disastrosa delle mancanze umane.
La prossima guerra mondiale sarà combattuta con le pietre.
Da quando è stata approntata la prima bomba atomica nessun tentativo è stato fatto per rendere il mondo più sicuro dalla guerra, mentre molto è stato fatto per aumentare la capacità distruttrice della guerra stessa.
Se per decidere se debba esserci o no la guerra, viene richiesto il consenso dei cittadini, allora la cosa più naturale è che, dovendo subire loro stessi tutte le calamità della guerra, rifletteranno molto prima di iniziare un gioco così brutto.
Gli italiani perdono le guerre come se fossero partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.
La guerra è la pace con altri mezzi.
La guerra è un gioco, che i re, se i loro sudditi fossero saggi, non giocherebbero mai.
Esser preparati alla guerra è uno dei mezzi più efficaci per conservare la pace.
La guerra consente di liberare, legittimamente, l'aggressività naturale, e vitale, che è in ciascuno di noi. È evasione dal frustrante tran tran quotidiano, dalla noia, dal senso di inutilità e di vuoto che, soprattutto nelle società opulente, ci prende alla gola.
La guerra esisterà ancora a lungo, probabilmente per sempre. Tuttavia il superamento della guerra, oggi come ieri, continuerà a essere la più nobile delle nostre mete.
Fate mostra di essere pronti alla guerra e avrete la pace.