Guerra. Un sottoprodotto della pace.
Bellezza: Il mezzo con cui una donna conquista l'amante e terrorizza il marito.
Prete. Gentiluomo che sostiene di conoscere la giusta direzione per raggiungere il Paradiso, e pretende di estorcerci un pedaggio per quel tratto di strada.
Pittura: L'arte di proteggere superfici piane dall'atmosfera, e di esporle alla critica.
Pianoforte. Utensile da salotto, molto usato per castigare il visitatore impenitente. Lo si mette in funzione premendo sui tasti e deprimendo il morale degli ascoltatori.
Gli anni a venire non conosceranno mai l'inferno ribollente e l'oscuro ambiente infernale, gli innumerevoli drammi minori e i retroscena della guerra di secessione ed è meglio che sia così.
È certo assai più difficile perdere una guerra che vincerla. A vincere una guerra tutti son buoni, non tutti son capaci di perderla.
Per distruggere l'inevitabilità delle guerre è necessario distruggere l'imperialismo.
Dobbiamo stare attenti a non attribuire a questo trasferimento gli attributi di una vittoria. Le guerre non si vincono con le evacuazioni.
Solo la guerra porta al massimo di tensione tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai popoli che hanno la virtù di affrontarla.
Le guerre non si pagano in tempo di guerra, il conto viene dopo.
L'umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all'umanità.
La guerra fra i sessi è l'unico tipo di guerra in cui i nemici dormono regolarmente insieme.
Fate mostra di essere pronti alla guerra e avrete la pace.
Se avanzo seguitemi, se indietreggio uccidetemi, se mi uccidono vendicatemi.