Non ci sono amori brutti né prigioni belle.
Oggigiorno finiscono in carcere molti più americani per reati legati alla droga che per reati contro la proprietà.
La cosa grottesca, invece, è che dovremo fare i salti mortali, magari qualcuno ci rimetterà anche la pelle, per cercare di tirarti fuori da una prigione e infilarti in una prigione analoga, finché morte non vi separi.
Rorschach [Dopo aver gettato olio bollente a un detenuto che voleva ucciderlo]: "Nessuno di voi ha capito. Non sono io rinchiuso qui dentro con voi. Siete voi rinchiusi qui dentro con me".
Le nostre certezze possono diventare un muro, un carcere che imprigiona lo Spirito Santo.
Purtroppo, quando si finisce in prigione, si scopre che ci sono canaglie anche lì, come dappertutto.
Si dice che non si conosce veramente una nazione finché non si sia stati nelle sue galere. Una nazione dovrebbe essere giudicata da come tratta non i cittadini più prestigiosi ma i cittadini più umili.
La peggiore disgrazia in prigione, è di non poter chiudere la propria porta.
Le nostre carceri sono fabbriche di delinquenti o scuole di perfezionamento dei malfattori.
Perciò decisi di tornare in carcere: volevo tornare coi miei compagni di cella, con quei cari amici che credano ancora che fuori dal carcere c'è l'onestà, la bontà, la fedeltà delle donne. Fuori dal carcere io mi sentivo in prigione, e avevo bisogno di tanta libertà.
Dalla prigione ci esci vivo, dalla guerra no. Tutto il resto, sono parole.