Nel mio paese prima si va in prigione e poi si diventa Presidente.
Quando la proverbiale mancanza di elasticità del burocrate si combina con la meschinità del razzismo il risultato può fare vacillare la mente.
Ci sono molte persone che ritengono che è inutile continuare a parlare di pace e non-violenza nei confronti di un governo la cui unica risposta sono gli attacchi selvaggi verso un popolo inerme e indifeso.
La nostra gloria più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarci ogni volta che cadiamo.
Il perdono libera l'anima e cancella la paura.
Non mi giudicate per i miei successi ma per tutte quelle volte che sono caduto e sono riuscito a rialzarmi.
I mafiosi non hanno paura del carcere. I mafiosi hanno paura che noi mettiamo loro le mani nelle tasche.
Oh, libertà gran tesoro!Perché non c'è una buona prigione,anche se fosse con le sbarre d'oro.
Tutti siamo chiusi in una prigione. La mia me la sono costruita da solo, ma non per questo è più facile uscirne.
In carcere, con rispetto parlando, stavo tra persone perbene.
Pensate se voi ed io fossimo italiani e fossimo cresciuti dall'infanzia ad ora minacciati continuamente da confessionali, prigioni e sgherri infernali, potremmo voi ed io esser migliori di loro? Saremmo noi così buoni? Io, se ben mi conosco, no.
Deve essere davvero ricco un Paese che può permettersi di trasformare in poliziotti metà della popolazione e di tenere l'altra metà in prigione a spese dello stato.
Sono andato in prigione a sedici anni per il furto di pneumatici di una Cadillac. Quando sono uscito ho detto: mai più.
C'è una cosa che in prigione s'impara: mai pensare al momento della liberazione, altrimenti c'è da spaccarsi la testa nel muro. Pensare all'oggi, al domani, tutt'al più alla partita di calcio del sabato; ma mai più in là. Prendere il giorno come viene.
- Ne ho incontrato alcuni che facevano apposta per tornare in prigione.- Hai incontrato i più stupidi.- E tu sei come loro?- Non tornerò mai in prigione.- Allora è meglio che cambi mestiere.
Adagio, umilmente, esprimere, tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch'essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione dell'anima, un'immagine di bellezza che siamo giunti a comprendere: questa è l'arte.