A vincere senza pericolo, si trionfa senza gloria.— Pierre Corneille
A vincere senza pericolo, si trionfa senza gloria.
L'obbedienza è un mestiere assai difficile.
Chi perdona facilmente invita all'offesa.
Chi non sente il suo male è tanto più malato.
A chi ama davvero nulla è impossibile.
La virtù più salda evita i rischi.
Soltanto coloro che calcolano molto vinceranno; coloro che calcolano poco non vinceranno e tanto meno vinceranno coloro che non calcolano affatto.
Fottere un repubblicano alle elezioni è il piacere più grande che un uomo possa concedersi senza togliersi i vestiti di dosso.
Un esercito vittorioso prima vince, poi dà battaglia; un esercito destinato alla sconfitta prima dà battaglia, poi spera di vincere.
Una vittoria sanguinosa e completa ha spesso fruttato poco più che il possesso di un campo e la perdita di diecimila uomini è stata spesso sufficiente a distruggere, in una singola giornata, il lavoro di anni.
Nei giorni che seguirono la vittoria, non hanno saccheggiato Parigi, ma hanno rispettato Dio nelle sue Chiese e nei suoi sacerdoti. Il popolo si è convinto di avere più alleati tra padri e fratelli della dottrina cristiana che fra giornalisti e avvocati.
Lascia che il mio nome sia tra quelli che sono disposti a sopportare il ridicolo e i rimproveri per amore della verità, e così conquistare il diritto di gioire quando la vittoria viene ottenuta.
Lo spirito olimpico esiste ed esisterà sempre, perché il sentimento sportivo non può ridursi a una corsa per la vittoria, senza lealtà e rispetto dell'avversario.
Se in battaglia un uomo ne vincesse mille, e un altro vincesse se stesso, il vero vincitore sarebbe il secondo.
I perdenti hanno tonnellate di varianti. I campioni hanno il vanto di imparare a battere gli stessi vecchi noiosi colpi vincenti.