L'arte, come la teologia, è una frode ben confezionata.— Philip K. Dick
L'arte, come la teologia, è una frode ben confezionata.
Lo scopo della vita è un mistero: dunque, il modo di raggiungerlo è nascosto agli occhi delle creature viventi.
È sorprendente: il potere della morte umana di far rinsavire. Ha più peso di ogni parola, di ogni argomento: è la forza ultima. Si impossessa della tua attenzione e del tuo tempo. E ti lascia cambiato.
La verità diverte sempre gli ignoranti.
Immersa negli abissi del sonno procuratole dal fenobarbital, Silvia Bohlen udì gridare il suo nome. Una voce penetrante, che irruppe negli strati in cui era sprofondata e che le rovinò quel perfetto stato di non-esistenza.
Un'opera d'arte è buona se nasce da necessità. È questa natura della sua origine a giudicarla: altro non v'è.
L'arte non deve mai tentare di farsi popolare. Il pubblico deve cercare di diventare artistico.
L'arte, se ci libera dai feticci assenti e astratti, ci libera anche dalle idee generose e dalle preoccupazioni sociali, ugualmente feticci.
L'arte, insomma, è il tentativo reiterato, che commuove perfino l'intelligenza, di sbrogliarsela in questo mondo e nelle sue avversità, cosa che, come sappiamo, è possibile solo facendo ripetutamente uso della menzogna e della falsità, dell'ipocrisia e dell'autoinganno.
Ora posso dire che l'arte è una sciocchezza.
L'arte largisce le sue consolazioni soprattutto agli artisti falliti.
L'illusione dell' arte è far credere che la letteratura sia rappresentazione della vita ma in realtà accade l'opposto.
L'arte rispecchia lo spettatore, non la vita.
Tutto l'interesse dell'arte è nel principio. Dopo il principio, è già la fine.
Ogni arte è insieme superficie e simbolo. Coloro che scendono sotto la superficie lo fanno a loro rischio. Coloro che interpretano il simbolo lo fanno a loro rischio.