Appena una persona mi dice, "mi hai reso felice! ", ti rende felice.
Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.
Chi ha già perso qualcosa che riteneva di avere garantito finisce per capire che nulla gli appartiene.
Un guerriero della luce non imbroglia mai, ma sa distrarre il suo avversario.
Il primo sintomo del fatto che stiamo uccidendo i nostri sogni è la mancanza di tempo. Il secondo sintomo della morte dei nostri sogni sono le nostre certezze. Il terzo sintomo della morte dei nostri sogni è la pace.
Esistono due tipi di idioti: quelli che rinunciano a fare qualcosa perché hanno ricevuto una minaccia e quelli che pensano che faranno qualcosa perché li stanno minacciando.
Non siamo dunque nati fuorché per sentire, qual felicità sarebbe stata se non fossimo nati?
La felicità è una condizione immaginaria, in passato attribuita dai vivi ai morti, e oggi generalmente attribuita dagli adulti ai bambini, e dai bambini agli adulti.
Non abbiamo il tempo di essere noi stessi. Abbiamo solo il tempo di essere felici.
La felicità non è un fine da perseguire avidamente, ma un fiore da cogliere sulla strada del dovere.
La felicità non è cosa facile: è molto difficile trovarla in noi stessi e impossibile trovarla altrove.
Siate felici! E se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non vi scordate della felicità.
La solitudine è fonte di felicità e di tranquillità dell'animo.
Felici veramente sono coloro a chi una medesima occasione torna piú che una volta perché la prima lo può perdere o male usare uno ancora che sia prudente; ma chi non lo sa cognoscere o usare la seconda volta è imprudentissimo.
La felicità è il fine di se stessa.
La nostra felicità dipende da quello che siamo, dalla nostra individualità, mentre per lo più prendiamo in considerazione soltanto il nostro destino, vale a dire ciò che abbiamo e ciò che rappresentiamo.