La felicità non è nient'altro che essere in salute e avere poca memoria.
Lìberati dalla terribile barriera dell'educazione, e tutto ti sembrerà più chiaro, semplice, lineare.
Nostro dovere è prendere parte alla vita e averne cura. Il rispetto reverenziale per tutte le forme di vita rappresenta il comandamento più importante nella sua forma più elementare.
A volte la nostra luce si smorza ma poi la fiamma viene ravvivata da un altro essere umano. Ciascuno di noi è debitore dei più profondi ringraziamenti a coloro che hanno riacceso questa luce.
Se un uomo perde il suo rispetto per qualsiasi forma di vita, egli perderà il rispetto per tutte le forme di vita.
L'ideale è per noi quello che è una stella per il marinaio. Non può essere raggiunto, ma rimane una guida.
La miglior vendetta? La felicità. Non c'è niente che faccia più impazzire la gente che vederti felice.
La felicità è costellata di sventure evitate.
Della felicità buon surrogato, l'abitudine il cielo ci ha donato.
Noi riteniamo il piacere principio e fine della vita felice, perché lo abbiamo riconosciuto bene primo e a noi congenito.
Badiamo a essere felici e a vivere secondo le nostre possibilità, anche se per farlo dobbiamo prendere dei soldi a prestito.
La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.
Ricorda questo, serve molto poco per rendere una vita felice.
La felicità è un vecchio fondale dipinto da una sola parte.
La felicità non è altro che il profumo del nostro animo.
Nulla invecchia come la felicità.