Prendi l'eloquenza e tirale il collo.— Paul Verlaine
Prendi l'eloquenza e tirale il collo.
Amami, perché, senza te, niente posso, niente sono.
I lunghi singhiozzidei violini d'autunnomi feriscono il cuorecon monotono languore.
Povera gente! L'Arte non è sbriciolare la propria anima; è di marmo o no, la Venere di Milo?
Bacio! Primula nel giardino delle carezze!
Oggi i modelli di eloquenza non sono i classici, ma le agenzie pubblicitarie.
L'eloquenza è un'arte repubblicana, la conversazione un'arte aristocratica.
Non è che meschina eloquenza quella che mostra soltanto che l'oratore sa parlare. Le parole dovrebbero essere impiegate come mezzo, non come fine.
L'eloquenza è un ritratto del pensiero; perciò, quelli che dopo aver dipinto aggiungono ancora qualcosa, fanno un quadro invece di un ritratto.
La vera eloquenza si ride dell'eloquenza.
La vera eloquenza consiste nel dire il necessario e soltanto il necessario.
La brevità è una grande attrattiva dell'eloquenza.
Acquisire un'immunità all'eloquenza è della massima importanza per i cittadini di una democrazia.
L'eloquenza povera e scarna rende gli ascoltatori meno attenti: la lentezza e le frequenti interruzioni annoiano; tuttavia, un discorso che si fa attendere rimane più facilmente impresso di uno che scorre via veloce.