L'eloquenza è un'arte repubblicana, la conversazione un'arte aristocratica.
L'intolleranza è una forma di egoismo, e condannare l'egoismo in maniera intollerante significa condividerlo.
L'amicizia è quasi sempre l'unione di una parte di una mente con una parte di un'altra: non si è amici che in alcune cose.
Il corpo è uno strumento, la mente la sua funzione, il testimone e la ricompensa delle sue azioni.
Fondamentale per l'amicizia è che il vostro cuore sia più tenero della vostra testa.
Anche la mente più erudita ha qualcosa da imparare.
Se l'eloquenza scaturisce senza sforzo, facile o spontanea, ben venga e tratti argomenti di grande rilievo: ma evidenzi la sostanza, non se stessa.
L'eloquenza è un ritratto del pensiero; perciò, quelli che dopo aver dipinto aggiungono ancora qualcosa, fanno un quadro invece di un ritratto.
Prendi l'eloquenza e tirale il collo.
La vera eloquenza si ride dell'eloquenza.
Acquisire un'immunità all'eloquenza è della massima importanza per i cittadini di una democrazia.
L'eloquenza povera e scarna rende gli ascoltatori meno attenti: la lentezza e le frequenti interruzioni annoiano; tuttavia, un discorso che si fa attendere rimane più facilmente impresso di uno che scorre via veloce.
Eloquenza. Metodo per convincere gli sciocchi.
La vera eloquenza consiste nel dire il necessario e soltanto il necessario.
L'eloquenza è un dono per chi la possiede e una tortura per chi la subisce.
Non è che meschina eloquenza quella che mostra soltanto che l'oratore sa parlare. Le parole dovrebbero essere impiegate come mezzo, non come fine.