Più le nostre menti sono acute e raffinate, più sono vulnerabili.
Alla fine, le persone che vincono sono quelle che pensano di potercela fare.
I deboli non possono perdonare. Il perdono è l'attributo dei forti.
Che colpa hanno tutti gli altri, uomini deboli, se non hanno potuto sopportare quello che hanno sopportato i forti? Che colpa ha l'anima debole se non ha avuto la forza di accogliere doni così tremendi?
Il momento migliore per dare dei riscontri alle persone forti è quando esse si sentono deboli, ed alle persone deboli quando esse si sentono forti.
Ogni bisogno reale e possibile è una debolezza che finirà col portare la mosca al vischio.
Non conviene che il debole abbia lingua audace.
L'emozione è il linguaggio attraverso cui si comunica con sincerità, mettendosi a nudo, senza timore di mostrarsi fragili e indifesi, perché la fragilità è la nostra forza, in un mondo trascinato dalla ragione verso la competizione estrema.
Come sono dure le donne di buon cuore! Come sono deboli gli uomini cattivi!
La nostra forza matura dalla debolezza.
L'evoluzione della tecnica è arrivata al punto di renderci inermi di fronte alla tecnica.
Tutta la debolezza tende a corrompere, e l'impotenza corrompe in modo assoluto.