La saggezza è il riconoscimento dei propri limiti.
La religione non è una funzione accanto alle altre, ma è l'orientamento, che sostiene tutte le funzioni dello spirito verso l'incondizionato.
Il dubbio non è l'opposto della fede; è un elemento della fede.
Contro Pascal, io dico: il Dio di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe e il Dio dei filosofi è lo stesso Dio.
La storia ha dimostrato che i crimini più terribili contro l'amore sono stati commessi in nome di dottrine difese in modo fanatico.
La religione è il fatto di essere presi da un interesse ultimo.
L'aspetto della saggezza non è cupo e tetro, non è pensieroso, è ilare e pieno di gioia. Il fine e il compimento della sapienza stanno nella giocosità felice.
No. È il grande inganno, la saggezza dei vecchi. Non diventano saggi. Diventano attenti.
Quelli che vogliono apparire saggi tra gli sciocchi, appaiono sciocchi tra i saggi.
L'unica saggezza che possiamo sperare di acquistare è quella dell'umiltà.
Ritirarsi non è scappare, e restare non è un'azione saggia, quando c'è più ragione di temere che di sperare. Non c'è saggezza nell'attesa quando il pericolo è più grande della speranza ed è compito del saggio conservare le proprie forze per il domani e non rischiare tutto in un giorno.
Rassegnarsi all'errore è il principio della saggezza.
La saggezza non può prevenire una caduta, ma può provvederla di un cuscino.
Il porsi costantemente dei problemi sta alla base della saggezza. Poiché attraverso il dubbio siamo portati all'indagine, e attraverso l'indagine arriviamo alla verità.
Il silenzio è la saggezza degli sciocchi.
Non chiamar felice chi possiede molte ricchezze; si addice di più quel termine a chi sa curare da saggio i doni degli dei, e sa sopportare la dura povertà; a chi teme di più il disonore che la morte, e non esita a perdere la vita per i cari amici o per la patria.