La cosiddetta maturità è opportunismo, oppure un segno di pura stanchezza.— Pascal Mercier
La cosiddetta maturità è opportunismo, oppure un segno di pura stanchezza.
A incontrarsi non sono gli uomini, bensì le ombre gettate dalle rappresentazioni mentali che gli uni si fanno degli altri.
Che cosa si può, che cosa si deve fare di tutto il tempo che ci sta davanti, aperto e informe, lieve come una piuma nella sua libertà e pesante come il piombo nella sua incertezza?
Non si è veramente vigili e consapevoli se non si scrive.
L'uomo non è che un giunco, il più debole della natura, ma è un giunco pensante.
Sono debole di carattere, senza coraggio, senza ambizione. Un tipo come me non ha che un grande momento in vita sua, un volteggio perfetto sul trapezio più alto. Poi passa il resto dei suoi giorni cercando di non cadere dal marciapiede nel rigagnolo.
Verso le donne e verso l'amore l'uomo è molto debole soprattutto quando è forte.
Ciascuna parte della vita ha un suo proprio carattere, sì che la debolezza dei fanciulli, la baldanza dei giovani, la serietà dell'età virile e la maturità della vecchiezza portano un loro frutto naturale che va colto a suo tempo.
La debolezza degli arti dei bambini piccoli è innocente, non le loro anime.
Abbiamo molte debolezze, proviamo molte emozioni, moriamo, ma certo abbiamo la possibilità di amare.
Un sovraccarico dell'attenzione indebolisce il controllo mentale.
Accettare la nostra debolezza invece che cercare di nasconderla è il miglior modo di adattarsi alla realtà.
Spesso non è la vita a essere troppo pesante. Siamo noi a pensarci troppo deboli per reggerla.
Sono i deboli e i confusi che venerano le finte semplicità della franchezza brutale.