Non si è veramente vigili e consapevoli se non si scrive.
A incontrarsi non sono gli uomini, bensì le ombre gettate dalle rappresentazioni mentali che gli uni si fanno degli altri.
Che cosa si può, che cosa si deve fare di tutto il tempo che ci sta davanti, aperto e informe, lieve come una piuma nella sua libertà e pesante come il piombo nella sua incertezza?
La cosiddetta maturità è opportunismo, oppure un segno di pura stanchezza.
E' solamente quando vengono presi nel rapido, fulmineo giro della morte, che i mortali diventano consci dei muti, sottili, onnipresenti pericoli della vita.
Lo so che io sono ciò che sono. Ma non sono sicuro di quello che sono.
Ora, nel buio, e senza luci in vista e senza chiarori, e soltanto col vento e la spinta regolare della vela, gli parve di essere già morto, forse. Congiunse le mani e si tastò le palme. Non erano morte e gli bastava aprirle e chiuderle per risuscitare il dolore della vita.
La religione è la coscienza di sé e la consapevolezza del proprio valore dell'uomo, il quale o non ha ancora acquistato la propria autonomia o l'ha già perduta.
Quasi nessuno sa cosa non vuole, e meno ancora cosa vuole.
La felicità è tanto più grande quanto meno la si avverte.
Un popolo esiste soltanto in virtù della coscienza che ha della propria esistenza. Ci sono trecento milioni di cinesi; ma non lo sanno. Finché non si saranno contati, non conteranno.
La migliore salute è quella di non sentirsi in salute.
La vita? È una serie di piccoli passi. Solo facendone uno alla volta, coscientemente, si può sperare di mantenerne il controllo.
Non bisogna agire e parlare come dormienti; giacché anche allora ci sembra di agire e parlare.