I bambini sono la voce dell'innocenza che fa bene a tutti.
Gesù non è venuto ad insegnare una filosofia, un'ideologia... ma una "via", una strada da percorrere con Lui, e la strada si impara facendola, camminando.
La pace è ferita da qualunque negazione della dignità umana, prima fra tutte dalla impossibilità di nutrirsi in modo sufficiente.
Ogni incontro con Gesù ci riempie di gioia, quella gioia profonda che solo Dio ci può dare.
A volte per difendere, è necessario scappare; a volte è necessario fermarsi per proteggere; a volte è necessario combattere. Però sempre bisogna avere tenerezza.
L'indifferenza, e il disimpegno che ne consegue, costituiscono una grave mancanza al dovere che ogni persona ha di contribuire, nella misura delle sue capacità e del ruolo che riveste nella società, al bene comune, in particolare alla pace, che è uno dei beni più preziosi dell'umanità.
Possibile che non si possa vivere senza far male agli innocenti?
Le vittime suggeriscono innocenza. E l'innocenza, per mezzo di una logica inflessibile che regola tutte le relazioni dei termini, suggerisce colpa.
Intendo per innocente non uno incapace di peccare, ma di peccare senza rimorso.
La confessione dei nostri peccati è il primo passo verso l'innocenza.
Ogni felicità è una forma di innocenza.
Difesa miglior ch'usbergo e scudo è la santa innocenza al petto ignudo.
L'innocenza è una merce sopravvalutata.
Niente assomiglia tanto all'innocenza quanto l'avventatezza.
È bello svegliarsi e non farsi illusioni. Ci si sente liberi e responsabili. Una forza tremenda è in noi, la libertà. Si può toccare l'innocenza. Si è disposti a soffrire.
Invano dunque ho conservato puro il mio cuore e ho lavato nell'innocenza le mie mani, poiché sono colpito tutto il giorno e la mia pena si rinnova ogni mattina.