L'umorismo, l'ironia è l'appagamento che l'intelligenza riserva a se stessa.
Era possibile che io e lei, nati in date e in luoghi diversi, fossimo venuti al mondo con la stessa finalità, attratti attraverso il caos di esistenze altrui in questo luogo preciso, in questo preciso momento?
Esiste nella nostra mente una sorta di confine che nella vita ci manca sempre lo stimolo necessario a raggiungere, ma superato il quale tutto si fa possibile.
Per raggiungere la perfezione sono necessari tecnica, esercizio e dedizione.
La verità enunciata sotto mentite spoglie è molto peggio della peggior calunnia.
Quando una persona non sa più ridere di se stesso, è il momento per gli altri di ridere di lui.
Lo spirito e la bizzarria vanno adoperati con cautela, come tutte le sostanze corrosive.
L'ironia è un tic dello spirito.
Temere l'ironia, è temere la ragione.
Chi ha molto osservato il puerile piacere della gente nel coltivare le proprie manie, guarderà alle proprie con indulgenza e ironia. Non lo si sentirà mai tra i dogmatici.
Credo che dovremmo smetterla di prenderci così sul serio.
Ho sempre sfruttato il mio senso dell'umorismo, la mia ironia, la mia passione per osservare e scrivere del mondo che mi circonda.
Faccio molte conferenze e comincio sempre ironizzando sulla mia condizione, perché so che può causare ansia ed inibizioni.
Senza ironia, il mondo sarebbe come una foresta senza uccelli.
L'Inghilterra è un esperienza che lascia il segno: una lenta scuola di tolleranza e ironia; un posto magari di troppe birre, ma di grande civiltà.