La più perduta di tutte le giornate è quella in cui non si è riso.
Il divorzio è tanto naturale che in molte case esso si corica tutte le notti fra i consorti.
Esiste un particolare piacere nel coraggio che sa collocarsi al di sopra della ricchezza. Disprezzare il denaro equivale in effetti a detronizzare un re. Ci si prova un bel gusto.
La maggior parte dei libri attuali dà l'impressione di essere stata fatta in una giornata con dei libri letti il giorno avanti.
La Francia è un governo assoluto, temperato dalle canzoni.
L'orgoglio è altero, calmo, fiero, tranquillo, irremovibile; la vanità è vile, incerta, irrequieta, vacillante. L'uno ingrandisce l'uomo, l'altra lo gonfia. L'uno è la fonte di mille virtù, l'altra di quasi tutti i vizi e di tutte le insidie.
Il riso è il salto del possibile nell'impossibile.
Nessuno che una volta abbia riso veramente di cuore può essere irrimediabilmente cattivo.
La giornata più perduta di tutte è quella in cui non si è riso.
Quello che esce indenne dal riso è valido. Quello che crolla doveva morire.
È cosa giusta, ponderata e nobile che, se malattia e dolore sono contagiosi, non vi sia nulla al mondo di così irresistibilmente contagioso come il riso e il buon umore.
Se non ci fossero le sofferenze degli altri a farci ridere, non rideremmo mai.
Per ogni risata, ci dovrebbe essere una lacrima.
A volte penso che nel momento in cui uno ride, quello sia veramente un momento in cui si aprono le porte della percezione e l'Eternità entra in noi.
Dieci volte al giorno devi ridere ed essere allegro: altrimenti lo stomaco, che è il padre di ogni mestizia, ti disturberà nella notte.