Confesso che ho vissuto.
Morirei per un tuo solo sguardo, un tuo sospiro che profumi d'amore ed una carezza che riscaldi il mio cuore. Non assomigli più a nessuna da quando ti amo.
Se diventi schiavo dell'abitudine, lentamente ti spegni.
E' proibito non sorridere ai problemi, non lottare per quello in cui credi e desistere, per paura. Non cercare di trasformare i tuoi sogni in realtà.
Oh invadimi con la tua bocca bruciante,indagami, se vuoi, coi tuoi occhi notturni,ma lasciami nel tuo nome navigare e dormire.
L'amore è breve, dimenticare è lungo.
La condanna degli esserti mortali, o forse il loro dono, è questo: bisogna vivere senza capire.
Si dovrebbe stupirsi se fosse diverso: si accumula rabbie, umiliazioni, ferocie, angosce, pianti, frenesie e alla fine ci si trova un cancro, una nefrite, un diabete, una sclerosi che ci annienta. E voilà.
La maggior parte degli uomini in ultima analisi non ama e non brama di vivere se non per vivere. L'oggetto reale della vita è la vita e lo strascinare con gran fatica su e giù per una medesima strada un carro pesantissimo e vuoto.
Se non hai ragione per vivere non trovarne una per morire.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride e ognuno intorno a te piange.
Che cosa ci si può aspettare da un mondo in cui quasi tutti vivono solo perché non hanno ancora trovato il coraggio di spararsi?
Sforziamoci di vivere in modo tale che quando moriremo perfino il becchino ne sia addolorato.
Se si riesce a vivere abbastanza si ha la possibilità di rivedere le proprie condizioni e rettificarne alcune.
Quanto più s'impara a non vivere più in istanti, bensì in anni, tanto più nobili si diventa. L'irrequietezza affannosa, il meschino affaccendarsi dello spirito diventano attività grande, tranquilla, semplice e vasta, e subentra la magnifica pazienza.
Nessuno s'accorga che tu sei vissuto.