La politica non è una scienza, ma un'arte.
Un vero statista, quando gli viene a mancare il nemico, se lo deve inventare.
Accetto con gratitudine la più aspra critica, se soltanto rimane imparziale.
La stampa non è l'opinione pubblica.
I tre segni di grandezza sono: generosità nel pianificare, umanità nell'esecuzione, moderazione nel successo.
Quanto più siamo forti, tanto meno probabile è la guerra.
Essere a sinistra vuol dire essere qui e anche altrove, vivere oggi e contemporaneamente domani; vuol dire agire per sé e anche per gli altri.
Rivoluzione: in politica, la rivoluzione è un cambiamento improvviso di malgoverno.
La politica conosce una debolezza ideologica per la quale nella società non ci si identifica più con chi la rappresenta.
La grande politica è quella delle risoluzioni audaci.
Solo i politici da tavolino sono immuni dal commettere sbagli. Gli errori sono insiti nell'azione politica.
I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un atto di fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l'atto di fede.
Il vero e retto fine dell' attività politica è il benessere materiale e spirituale della società, in modo che i diritti e i doveri siano da tutti rispettati e tutelati.
In politica esiste l'alleanza, un tipo di amicizia concordata e a tempo determinato.
La recitazione è stata una buona palestra per la carriera politica che si stava aprendo davanti a noi.
La politica, nella comune accezione del termine, non è altro che corruzione.