Bisogna liberarsi dalla prigione degli affari e della politica.
Il divieto non significa necessariamente astensione, ma la pratica sotto forma di trasgressione.
Chi conosce i limiti della vita, sa che è facile rimuovere il dolore che proviene dal bisogno e ottenere ciò che rende la vita perfetta; sì che non ha affatto bisogno di tendere a cose che comportino lotta.
Non bisogna sciupare quello che si ha con il desiderio delle cose che mancano, ma riflettere sul fatto che anche ciò che si ha era prima oggetto del desiderio.
Bisogna cercare di fare il domani migliore dell'oggi, fino a che viaggiamo nella vita. Poi, arrivati alla fine della strada, ci allietiamo moderatamente.
Ciò che una volta presente non ci turba, nell'attesa ci fa impazzire.
La libertà economica è la condizione necessaria della libertà politica.
L'ipocrisia esteriore, essendo un peccato della morale, è una grande virtù politica.
Capita anche questo: il dietrologo diventa all'improvviso un eroe dell'avanguardia.
In politica esiste l'alleanza, un tipo di amicizia concordata e a tempo determinato.
La via più breve e la migliore per fare la vostra fortuna è lasciare intravedere chiaramente agli altri che è nel loro interesse sostenere il vostro.
La politica è sintesi di teorie e di interessi, di principi e di fatti; la politica è vita nel senso più completo della parola.
Sotto la religione e la politica l'uomo si trova a guardare tutto dal punto di vista del dovere: egli deve essere questo o quello, deve diventare questo o quello.
Nessun popolo crede nel suo governo. Tutt'al più, la gente è rassegnata.
Il rischio della moderna libertà è che, assorbiti nel godimento della nostra indipendenza privata e nel perseguimento dei nostri interessi particolari, rinunciamo con troppa facilità al nostro diritto di partecipazione al potere politico.
Levate il diritto di dire "vaffanculo" e leverete il diritto di dire "vaffanculo il Governo".