Per conoscere qualcosa di sé bisogna conoscere tutto degli altri.
Che cosa si dice di un uomo non è importante. Il punto che conta è chi lo dice.
La vera scuola dell'arte non è la vita, ma l'arte stessa.
Mentire con garbo è un'arte, dire la verità è agire secondo natura.
Bisogna sempre giocare onestamente quando si hanno le carte vincenti.
Quale è il vero critico se non colui che porta in sé i sogni e le idee e i sentimenti di miriadi di generazioni, e a cui nessuna forma di pensiero è estranea, nessun impulso di emozioni oscuro?
Quanto più s'allarga la nostra conoscenza dei buoni libri, tanto più si restringe la cerchia degli uomini la cui compagnia ci è gradita.
Non nella conoscenza è la felicità, ma nell'acquisizione della conoscenza.
Nulla si conosce interamente finché non vi si è girato tutt'attorno per arrivare al medesimo punto provenendo dalla parte opposta.
Conosci te stesso.
Condividi la tua conoscenza. È un modo di raggiungere l'immortalità.
Possiamo vedere e conoscere soltanto ciò che di noi è morto. Conoscersi è morire.
Per conoscere, anche poco, se stessi, bisogna conoscere a fondo gli altri.
Il progresso della conoscenza avviene perché noi possiamo basarci sul lavoro dei grandi geni che ci hanno preceduto.
Tutti desiderano possedere la conoscenza, ma relativamente pochi sono disposti a pagarne il prezzo.
La conoscenza è fatta di una materia più dura di quella della fede sicché, quando si urtano, è la fede a spaccarsi.