L'onestà è lo stato allotropico della morale.
Il paradosso non è che la verità portata all'esagerazione.
Credo fermamente che la parola sia non soltanto il mezzo di espressione, ma una parte del pensiero stesso. La parola è il più puro mezzo dell'arte.
L'amore cerebrale è qualche volta una spiritualità, e qualche volta una degenerazione. Ma solamente gli uomini volgari si estinguono dopo avere ottenuto il sacrificio che per essi è dono tanto grande che non giungono a misurarlo.
L'amore assoluto lo portiamo dentro di noi in potenza, ma nella realtà non vi è che l'istinto sessuale.
Felici le donne cui la femminilità è talora dono di preveggenza per la confidenza che l'uomo non osa in esse versare!
Non resta altro mezzo per rimettere in onore la politica, si devono come prima cosa impiccare i moralisti.
Un uomo fa quello che è suo dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana.
Quando la morale viene fondata sulla teologia e il diritto su un'autorità divina, le cose più immorali, più ingiuste e più vergognose possono avere il loro fondamento in Dio e venir giustificate.
Chi non ha principi morali si avvolge di solito in una bandiera.
La morale è ciò che resta della paura quando la si è dimenticata.
La morale è la cognizione de' nostri veri e solidi interessi.
La morale è la fantasia.
I moralisti sono persone che rinunciano ad ogni piacere eccetto quello di immischiarsi nei piaceri altrui.
La moralità è il rapporto tra il gesto e la concezione del tutto in esso implicato.
La morale è sempre la stessa, non si modifica a seconda del suo essere applicata alla sfera pubblica o alla sfera privata. Ma la morale tiene sempre conto dell'oggetto, della realtà a cui si applica.