Ogni inglese è un'isola.
Giocare significa fare esperimenti col caso.
La vita è una malattia dello spirito, un agire appassionato.
La poesia sana le ferite inferte dall'intelletto. Essa è appunto formata da elementi contrastanti - da una verità sublime e da un piacevole inganno.
La vita non deve essere un romanzo impostoci, bensì un romanzo fatto da noi.
Quanto più solo, tanto più potente.
In Inghilterra la pop art e l'arte bella stanno risolutamente schiena contro schiena.
Gli altri europei hanno una vita sessuale; gli inglesi hanno le borse dell'acqua calda.
Fra tutti i popoli del mondo, gli inglesi sono i più sciocchi per la parola, i più saggi per l'azione.
La massima del popolo inglese è: Business as usual.
Se gli inglesi possono sopravvivere alla loro cucina, possono sopravvivere a tutto.
Un'indifferenza alla logica, laddove possa condurre facilmente a gravi affanni, è una delle più spiccate peculiarità inglesi.
L'Inghilterra è il paradiso delle donne, il purgatorio degli uomini e l'inferno dei cavalli.
Quando due inglesi s'incontrano, la prima cosa che fanno è parlare del tempo.
L'inglese è, fra tutti gli uomini, quello che sta in piedi più saldo nei suoi calzari.
La qualità della conversazione inglese è di essere dissossata, così che, almeno per quanto ne ho udito io, essa è tutta forma e niente contenuto.