L'amore è il fine ultimo della storia dell'umanità, l'amen dell'universo.
Il filosofo vive di problemi come l'uomo di cibi. Un problema insolubile è un cibo indigesto.
Chi vede un gigante esamini prima la posizione del sole e faccia attenzione a che non sia l'ombra d'un pigmeo.
Interamente non ci comprenderemo mai, ma potremo assai più che comprenderci.
La poesia è il reale, il reale veramente assoluto. Questo è il nocciolo della mia filosofia. Quanto più poetico, tanto più vero.
La vita dell'uomo colto dovrebbe alternarsi fra musica e non musica, come fra sonno e veglia.
Amore: parola inventata dai poeti per far rima con cuore.
L'innamoramento non sarebbe altro che il cavallo di Troia escogitato dall'evoluzione per indurre due persone a unirsi, grazie a uno stato alterato della coscienza, in modo da creare le condizioni perché si riproducano.
L'amore vuole spartire la sua beatitudine.
Chi ama meno non ama più.
Tante sono le forme che l'amore crea, che l'amore stesso è fantasia.
Vogliamo essere vissuti come unici, straordinari, indispensabili da chi è unico, straordinario ed indispensabile. Per questo l'innamoramento è monogamico e non può che essere monogamico.
L'amore è darsi in pasto all'altro senza possibilità di difendersi.
Come un legno che va alla deriva, incapace d'opporsi alla corrente del fiume, ignaro se l'acqua lo scaglierà sulla sponda o lo trascinerà fino al mare, così me ne andavo nella tua esistenza durante quell'autunno. La mia battaglia contro l'amore, il cancro, era ormai perduta.
Amore: desiderio di confusione tra due esseri, per istinto di unità e di eternità.
Non esistono formule, né metodi: solo amando noi impariamo ad amare.