L'uomo economo è il più ricco degli uomini, ma l'avaro è il più povero.
Spesso si lascia in pace chi ha appiccato l'incendio e si castiga chi ha dato l'allarme.
La ricchezza e l'apparato che ne consegue trasformano la vita in una rappresentazione in cui, col tempo, anche l'uomo più onesto deve, suo malgrado, diventare un commediante.
Nessuna legge impone la decenza, ma tutte le persone oneste la rispettano.
Un uomo innamorato è un uomo che vuole essere più amabile di quanto non possa; ecco perché quasi tutti gli innamorati sono ridicoli.
L'amore è un commercio tempestoso che finisce sempre con la bancarotta, e il curioso è che il disonorato è sempre il creditore.
La barba la portano gli avari per non comprare la cravatta.
Il taccagno è un avaro che recita male la propria parte.
Maladetta sie tu, antica lupa, che piú che tutte l'altre bestie hai preda per la tua fame sanza fine cupa!
L'avaro spende lo stretto necessario: il prodigo, tutto il superfluo.
Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è politica. Sortirne da soli è avarizia.
L'avarizia com'è noto ha una fame da lupo e quanto più s'ingrassa tanto più si fa insaziabile.
Con la mancanza di collera si vinca la collera. Con la bontà si vinca la cattiveria. Con la generosità si vinca l'avarizia. Con la verità si vinca il menzognero.
Vissero infelici perché costava meno.
Alla povertà mancano molte cose, all'avarizia tutte.
Che cos'è l'avarizia? È un continuo vivere in miseria per paura della miseria.