La maggior parte delle pazzie ha la sua sola radice nella stupidità.
Vi sono stupidaggini ben mascherate, al pari di sciocchi molto ben vestiti.
La stima val più della celebrità, la considerazione più della fama, l'onore più della gloria.
Ciò che fa il successo di un bel po' di opere è il rapporto accertato tra la mediocrità delle idee dell'autore e la mediocrità delle idee del pubblico.
Il variare delle mode è la tassa che l'industria del povero impone alla vanità del ricco.
A vedere la cura che le convenzioni sociali sembrano dedicare nello scartare il merito da tutte le cariche, dove esso potrebbe essere utile alla società, ed esaminando la lega degli sciocchi contro gli uomini d'ingegno, sembra di assistere a una congiura di servi per scacciare i padroni.
La pazzia è nei singoli qualcosa di raro, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli e nei tempi è la regola.
Volete fare impazzire qualcuno? Mandategli un telegramma con su scritto: "Ignora il primo telegramma".
Ecco cosa siamo, nient'altro che dei piccoli dinosauri. E la nostra pazzia prima o poi sarà la causa della nostra fine.
Il pazzo non è l'uomo che ha perso la ragione. Il pazzo è l'uomo che ha perso tutto tranne la ragione.
"Per me pazzo, significa diverso, e io penso di esserlo." "Diverso in che senso?" "La mia è una diversità minima, eppure tanto strana da non essere accettata dalla collettività."
Quello della pazzia e quello della saviezza sono due paesi limitrofi e di cosi incerto confine, che tu non puoi mai sapere con sicurezza se ti trovi nel territorio dell'uno o nel territorio dell'altro.
Tutti siamo nati matti. Qualcuno lo rimane.
La pazzia è relativa, chi stabilisce la normalità ?
I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi.
Tutti i pazzi sono sempre armati d'una continua vigile diffidenza.