È una follia seconda a nessuna il volersi impicciare a correggere il mondo.
Il verbo «dare» gli è tanto in odio che non dice mai «Ti dò il buon giorno», ma «... te lo impresto».
La morte non ha sempre le orecchie aperte ai voti e alle preghiere dei singoli eredi; e si ha il tempo di fare i denti lunghi, quando, per vivere, s'aspetta la morte di qualcuno.
Un fesso erudito è più fesso di un fesso ignorante.
La fretta irragionevole è la strada che porta dritto all'errore.
Uno stolto che non dice verbo non si distingue da un savio che tace.
La follia è saltare sul tappeto della ragione.
La vera vertigine è l'assenza di follia.
La follia è nei singoli qualcosa di raro, ma nei gruppi, nei partiti, nei popoli, nelle epoche è la regola.
Chi vive senza follia non è così savio come crede.
Non so che cosa sia la follia. Può essere tutto o niente. È una condizione umana.
Siate affamati! Siate folli!
Dare un significato alla vita può sortire follia, ma la vita senza significato è la tortura dell'irrequietezza e del desiderio vago - è una nave che anela il mare eppure lo teme.
Mai la psicologia potrà dire sulla follia la verità, perché è la follia che detiene la verità della psicologia.
C'è della follia nell'arte e magari anche nei miei lavori. Certo, anche la parola follia è una parola usurata, limitata e perfino normalizzata.
L'opinione pubblica è una miscela di follia, debolezza, pregiudizi, sentimenti sbagliati, sentimenti giusti, ostinazione, e paragrafi di giornale.