La scrittura è una delle poche attività umane prive di follia.— Loriano Macchiavelli
La scrittura è una delle poche attività umane prive di follia.
Il giallo è fortemente radicato, per tradizione prima e per scelta poi, nel mondo che il romanzo racconta e per questo muta col mutare della società nella quale è ambientato.
Sono partito con l'idea che il romanzo giallo (o noir) fosse un romanzo di dissenso. Mi guardo attorno e cerco dove sia il dissenso.
Anche i romanzi gialli che vogliono solo divertire, e per ciò cercano di evitare complicazioni sociologiche, infine raccontano una società che sarà falsa, ma che corrisponderà alla società nella quale lo scrittore è nato e gli ha dato una cultura: la cultura del disimpegno.
La differenza fra noir e giallo riporto la frase di uno scrittore: sono la stessa cosa "solo che nel noir sono tutti più tristi".
Non ci sono più false pazzie di quelle che talvolta fanno i saggi.
La follia fa paura soltanto al potere. E sai perché? Perché il potere sa spiegare la nevrosi, con la psicanalisi e i calmanti, ma non sa cosa rispondere alla follia.
L'opinione pubblica è una miscela di follia, debolezza, pregiudizi, sentimenti sbagliati, sentimenti giusti, ostinazione, e paragrafi di giornale.
Bisogna fare cose folli con la massima prudenza.
Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai.
Il culmine della follia non è forse pensare che l'essere è il nulla? E "nichilismo" non è forse, innanzitutto, pensare che l'essere è nulla?
Siamo costretti, per rendere la realtà sopportabile, a coltivare in noi qualche piccola follia.
Il mondo intero stava scontando la sua follia.
È così necessaria la follia degli uomini che non essere folli vorrebbe dire esserlo in un altro modo.
La follia è una condizione umana. In noi la follia esiste ed è presente come lo è la ragione.