Non è facile disabituarsi ai gesti che si sono abituati a noi.
Oggi si può scrivere musica col computer, ma nella testa dei musicisti il computer è sempre esistito: essi potevano addirittura scrivere una sonata senza una sola idea originale, limitandosi a sviluppare "ciberneticamente" le regole della composizione.
A condannare un uomo alla solitudine non sono i suoi nemici ma i suoi amici.
Ciò che dà un senso al nostro comportamento è sempre qualcosa che ci è totalmente sconosciuto.
Ciò che distingue una persona che ha studiato da un'autodidatta non è la quantità di conoscenza, ma il grado di vitalità e di coscienza di sé.
Ogni nostro gesto è un atto di guerra. Ogni nostra azione quotidiana è una forma di guerra che esercitiamo contro qualcuno o qualcosa.
Ogni gesto di un essere umano è sacro e pregno di conseguenze.
Tutto questo fa schifo. Non parole. Un gesto. Non scriverò più.
Molta la gente, pochi i gesti.